Buduàr 39
COPERTINA DI BRUNO OLIVIERI
Viene davvero da fare un piccolo bilancio scorrendo questo nuovo numero di Buduàr. Intanto che gli amici collaboratori sono sempre più numerosi e con proposte in crescita, così tante e interessanti, da dover sempre rimandare qualche pezzo al numero successivo. Realmente non credevamo 5 anni fa di trovarci di fronte ad un panorama così ampio di proposte, tutte assolutamente pertinenti e degne di nota. Spaziando tra il vecchio e il nuovo ci sono moltissime iniziative che vanno assolutamente segnalate, iniziative che spesso sono internazionali.
L’altro appunto che mi piace annotare è che Buduàr rappresenta una realtà oggi che è diventato un buon punto di riferimento per tutti gli appassionati del genere, cosa che fa davvero molto piacere perché è l’obiettivo che in cuor nostro speravamo.
Senza autocelebrarci non possiamo fare a meno di scrivere di essere compiaciuti di far parte del Premio Racconti nella Rete dove, come Comitato Centrale, assegnamo un premio al miglior racconto umoristico sperando che questo sia di stimolo per far scrivere cose divertenti agli aspiranti autori. Così come è importantissima la presenza di Buduar nell’ambito nell’ambito del Premio Internazionale dell’umorismo di Salsomaggiore dove siamo stati ospiti d’onore. E poi la presenza diffusa dei nostri collaboratori nelle varie mostre in giro per l’Italia, da Spotorno a Forte dei Marmi per arrivare a Conversano e a Ferrara in mostre curate da Thierry Vissol e a livello internazionale, dalla Turchia che ha premiato Marco De Angelis all’argentina dove è stata premiata Marilena Nardi .
E mentre prepariamo le nuove rubriche per il prossimo numero (ci saranno varie novità) cogliamo l’occasione di fare gli auguri a Sergio Staino divenuto nel frattempo, direttore de L’Unità.
Sergio si è sempre dimostrato un ottimo direttore sin dai tempi di Tango e farà un ottimo lavoro anche con il giornale fondato da Gramsci (bella la
vignetta autoironica proposta dallo stesso autore a riguardo). Il nostro piccolo, piccolissimo vascello libero e indipendente continua a cercare di proporre ciò che riteniamo sia il meglio dell’arte leggera a livello internazionale proponendo nuovi autori ma soprattutto cercando di non far dimenticare autori che non ci sono più. E’ il nostro piccolo contributo, e non potremmo farne a meno. E’ nella nostra natura.
[Dino Aloi]
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